sabato 2 febbraio 2008

Commento alla lettera di Scalvi

Non posso che essere in perfetta sintonia con quanto denunciato dall'ex sindaco di Rovato Giambattista Scalvi, fatto salvo per la definizione di opposizione "rozza e orgogliosa". Per quanto riguarda il giudizio delle precedenti amministrazioni, compreso quella dello stesso Scalvi, il mio personale giudizio è molto negativo e l'avvento sulla scena delle amministrazioni leghiste testimoniavano il giudizio palese espresso dei cittadini rovatesi in merito a quelle esperienze deleterie e immobilistiche da prima repubblica.
Tornando al confronto sui problemi seri e non sulla denigrazone personale degli attori, e' da anni che personalmente denuncio il malcostume (denunciato da Scalvi nella sua lettera aperta), sia in Consiglio Comunale che dalle pagine di questo Blog personale.
Il dato preoccupante consiste, mi ripeto, nell'assistere all'attività amministrativa volta esclusivamente a procedere a colpi di Piani Integrati. Il Piano Integrato doveva essere uno strumento di riqualificazione industriale; come al solito i nostri amministratori hanno addomesticato lo strumento e lo hanno utilizzato per l'ordinaria amministrazione del territorio. Questo atteggiamento conduce ad un consumo spropositato del territorio con tutti quegli effetti aberranti descritti nella denuncia dell'ex sindaco Scalvi. Mi chiedo ora cosa potrà programmare il prossimo PGT non avendo più territorio a disposizione per progettare uno sviluppo sostenibile dello stesso.
Mi viene da ridere (per non dire vomitare!, scusate il termine)vedere la Fondazione Cogeme (l'iniziativa è lodevole sia inteso)che a Iseo oggi promuove il Convegno FRANCIACORTA A LEZIONE DI SVILUPPO SOSTENIBILE, a fianco di 20 comuni franciacortini (tra i quali ovviamente Rovato).
Da un lato si amministra in modo selvaggio e si consuma letteralmente il territorio e dall'altro, con spirito etico encomiabile, si promuove un convegno per illustrare agli amministratori come non ci si dovrebbe comportare.
La solita coerenza.