domenica 18 ottobre 2020

IL TUO COMMERCIALISTA CONSULENTE GLOBALE E TECNOLOGICO

Le relazioni con i clienti si sono trasformate e tutti hanno accettato quello che prima veniva percepito come un segno di scarsa disponibilità.

Le video -riunioni o le conference call sono diventate l’unico strumento possibile, almeno durante il periodo di lockdown, e molto di questo modo di operare sarà conservato anche a valle del non rapido ritorno alla normalità

La professione di commercialista deve fare i conti anche con un’altra sfida, la perdita del suo ruolo di intermediazione tra l’esigenza del cliente e la conoscenza tecnico-fiscale. Lo sviluppo della tecnologia sta rendendo generalmente disponibili informazioni che erano normalmente nel possesso dei professionisti e questo ci deve portare a riconsiderare i nostri obiettivi

Vi sono nuovi spazi di posizionamento per i professionisti nell’intersezione tra la legge e l’attività di impresa, in modo da trasformare la conoscenza tecnico fiscale in valore per il cliente e, soprattutto, percepito da quest’ultimo.

A mettere alla prova le vecchie regole della professione è anche la rapida evoluzione della tecnologia, che secondo alcuni analisti rischia di rendere una commodity buona parte dell’attività svolta dal consulente fiscale.

La tecnologia è una delle opportunità, forse la più grande, che i commercialisti hanno per trasformare il loro modello di business, focalizzandosi sulle attività strategiche e lasciando che tutte quelle attività con basso valore aggiunto siano oggetto di un naturale processo di trasformazione, verso la maggiore efficienza.

La tecnologia non lavora contro i commercialisti. Il nemico sta piuttosto nella scarsa consapevolezza della categoria del mutare dello scenario che ci circonda e nella convinzione, diffusa, che questa straordinaria trasformazione non ci riguarderà.

I commercialisti tendono a non rendersi conto del fatto che il mercato sta entrando con prepotenza nel mondo delle professioni (non solo quella fiscale), con logiche che non sono quelle con le quali siamo cresciuti. Cominciamo ad assistere a straordinari mix di conoscenza fiscale, legale, capitale e tecnologia. L’impatto di questo nuovo corso è per ora limitato, ma presto non sarà più così.

 

 

sabato 3 ottobre 2020

Italia, record di oppressione fiscale. Serve un taglio da 20 miliardi nel 2021

Le tasse pesano sempre troppo sulle famiglie italiane, a fronte di servizi insufficienti: servirebbe un taglio da 20 miliardi già nel 2021. Lo afferma la Cgia, che ha calcolato che se potessimo contare su una pressione fiscale pari a quella media europea, ogni famiglia italiana risparmierebbe 1.506 euro di tasse all'anno. Se il peso delle tasse fosse pari a quello di Regno Unito e Spagna, la sforbiciata sfiorerebbe addirittura i 5mila euro. L'associazione degli artigiani è giunta a questo risultato comparando la pressione fiscale di tutti i Paesi dell'Ue. Poi ha calcolato quanto pagherebbe in più o in meno di tasse una famiglia media italiana se subisse la pressione fiscale del Paese europeo oggetto del confronto. Avendo registrato una pressione fiscale superiore di 2,2 punti percentuali rispetto al dato medio dell'Unione, nel 2019 ogni famiglia italiana avrebbe risparmiato, appunto, 1.506 euro.

Nella manovra 2021, sottolinea la Cgia, è necessario un taglio delle tasse da 20 miliardi: "Con la prossima legge di Bilancio è necessario un intervento choc che nel giro di qualche anno riduca di almeno 3-4 punti percentuali la pressione fiscale", spiega Paolo Zabeo, coordinatore dell'Ufficio studi dell'associazione. "Chi ritiene che siano sufficienti solo 10 miliardi si sbaglia di grosso: questa cifra è insufficiente. Per il 2021 è necessaria una contrazione di almeno 20 miliardi e questo obiettivo potrà essere raggiunto solo se si riuscirà ad abbassare, di pari importo, la spesa pubblica improduttiva e una parte delle agevolazioni fiscali. Compiere questa operazione, comunque, non sarà per niente facile. Negli ultimi 10 anni, infatti, la spending review non ha prodotto risultati apprezzabili, mentre il numero delle deduzioni e delle detrazioni fiscali è aumentato a dismisura, soprattutto in questo periodo di Covid



Dott. Aldo Rossi