martedì 28 giugno 2016

Prima attirare investimenti e poi abbassare le tasse

Il governo cambia rotta. Quelli precedenti dicevano che si doveva prima eliminare l'evasione ( cosa impossibile in quanto endemicamente in tutte le nazioni del mondo vi è un grado di evasione); meglio dire che non lo vuoi fare piuttosto che prendere in giro i contribuenti come al solito.
Oggi il governo Renzi inventa che prima bisogna attirare gli investimenti. Voglio vedere quale impresa estera o italiana è disponibile ad investire sapendo che poi verrebbe taglieggiata da un fisco tra i più esosi a livello mondiale. Buffonate che forse passano inosservate a causa della nazionale italiana che ruba le prime pagine.

mercoledì 15 giugno 2016

IMU

Negli ultimi anni i partiti si sono battuti in nome della eliminazione dell'IMU sulla prima casa, eliminazione che ha fatto nascere un'altra imposta, la TASI, che colpisce la prima casa ed i conduttori.

La nascita della TASI è dovuta alla solita esigenza di garantire entrate agli enti locali. Entrate per poter erogare servizi ai cittadini. In sostanza le entrate derivanti da questa PATRIMONIALE sugli immobili servono per garantire il funzionamento ordinario degli enti locali.

Chi mastica di fiscalità degli immobili conosce bene quanto sia diventata l' IMU una vera e propria patrimoniale. In effetti mediamente un immobile a reddito deve destinare per questa imposta ben 3/12 degli introiti della locazione, si 3 mesi vanno a finire in IMU. Questi stessi 3 mesi di locazione poi vengono tassati ulteriormente assoggettandoli all'IRPEF, se in cedolare secca al 20%. Senza contare poi che l'immobile può essere sfitto oppure in odore di sfratto senza produrre reddito, ma producendo ulteriori costi sotto forma di spese legali per riottenere ciò che è tuo. Senza contare poi le spese di manutenzione e di gestione dell'immobile per mantenere il valore commerciale intatto.

Ancora oggi molti si domandano quando finirà la crisi del settore immobiliare. Fino a quando non si interverrà per eliminare questa patrimoniale o almeno ridurne gli effetti non vi saranno imprenditori che vorranno investire in questo settore.

Molti geni della politica dicono che si potrà por mano alla riduzione del peso fiscale solamente quando si eliminerà l’evasione fiscale. Come enunciare che mai verrà ridotta praticamente in sostanza. In effetti è endemica e fisiologica in tutti e 190 le nazioni di questo mondo una certa evasione fiscale.

In realtà ben sappiamo che basterebbe introdurre una serie di norme molto efficaci:

-          Pene dure per chi evade, anche 20 anni di carcere come negli USA (peccato che i primi beneficiari sarebbero soprattutto i nostri politici; mi viene un sospetto: ma non sarà per questo motivo che non si fanno queste norme?)

-          Riduzione delle aliquote fiscali e omogeneità della base imponibile. Assurdo continuare a dire che le aliquote fiscali non si alzano quando poi dall’altro si assiste ad una continua riduzione delle spese integralmente o parzialmente deducibili. Si assiste ad un allargamento continuo della base imponibile che ha come effetto finale un innalzamento della pressione fiscale.

-          Cambiare regime sanzionatorio, non più sostituire le pene detentive con delle contravvenzioni o multe in quanto queste ultime hanno una minore efficacia [il cittadino, il clandestino, il turista che si fanno 2 giorni nelle patrie galere staranno molto ben attenti a non ripetere l’esperienza; non crediate che si tratti di misura quella detentiva non democratica o piuttosto antiquata; vi assicuro che in USA e in Svizzera funziona alla grande; non vedo perché non prendere esempio da chi è più efficiente]

Ultima osservazione: nel mondo vi sono paesi virtuosi e paesi meno virtuosi. Il nostro ha delle peculiarità che tutti ci invidiano: siamo dei geni nell’innovazione, nella ricerca, nella creatività, nella cultura non ci batte nessuno. In tutti gli altri campi dobbiamo solo imparare e copiare, senza pensare che sia peccato, dalle altre nazioni che sono più efficienti.