mercoledì 7 agosto 2019

Affitto case vacanze (B&B), in Lombardia obbligatorio il 'Codice Identificativo di Riconoscimento CIR'

La disciplina amministrativa del CIR applica la legge regionale n. 7 del 25 gennaio 2018 che ha modificato la legge regionale n. 27 del 1 ottobre 2015 'Politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo'. L'indicazione del Codice sarà obbligatoria, a partire dal 1 settembre 2018, per gli annunci di pubblicità, promozione e commercializzazione dell'offerta di case e appartamenti per vacanze, compresi gli alloggi o le porzioni di alloggi dati in locazione per finalità turistiche. In modo trasparente, il CIR attesta che il percorso amministrativo di regolarizzazione delle case e appartamenti per vacanze (CAV) è stato completato, ovvero che il gestore ha inviato la comunicazione di inizio attività al Comune di competenza e che ha acquisito le credenziali di accesso al Sistema regionale per la gestione della trasmissione dei flussi turistici 'Turismo5'. "Il CIR è una sorta di codice fiscale - continua Lara Magoni - e dovrà essere obbligatoriamente riportato su tutti gli annunci pubblicati sui portali web delle case vacanze. Si tratta di uno strumento a garanzia degli utenti: siamo state tra le prime regioni in Italia a delineare un quadro normativo chiaro e semplice per garantire concorrenza leale e legalità, a fronte della crescente disponibilità di case e appartamenti per vacanze sulle piattaforme on-line. È un fenomeno che va considerato, sicuramente governato e osservato perché offre scorci interessanti sul dinamismo e l'innovazione che caratterizzano i trend di sviluppo del turismo". Tra gli adempimenti previsti dalla Iegge regionale per le case e appartamenti per vacanze, oltre alla comunicazione di inizio attività e all'ottenimento delle credenziali per la trasmissione dei dati turistici, i gestori devono, tra l'altro, anche procedere ad accreditarsi per la denuncia degli ospiti in base alle indicazioni dell'autorità di pubblica sicurezza, rispettare alcuni standard qualitativi essenziali e rispettare le vigenti normative statali in materia fiscale e di sicurezza. "L'obiettivo - conclude l'assessore Lara Magoni - è fornire un servizio più efficiente e qualificato per i turisti, nell'ottica di un'accoglienza regionale sempre più sicura e rispettosa delle normative vigenti. Inoltre, il CIR favorisce e semplifica l'esercizio delle funzioni di vigilanza da parte dei Comuni".

 

IN SINTESI

 

  1. A partire dal 1 novembre, tutti gli annunci pubblicitari in forma scritta, cartacea o telematica di immobili in affitto turistico in Lombardia devono essere accompagnati dall'indicazione del Codice Identificativo di Riconoscimento (CIR). Il TAR ha infatti respinto la richiesta di sospensiva contro la delibera della Giunta regionale del 28 giugno 2018. Il CIR è rilasciato in automatico in esito alla procedura di accreditamento al portale web regionale denominato "Turismo 5": https://www.flussituristici.servizirl.it/Turismo5  . Tale codice è univoco ed è costituito da: 6 caratteri numerici riferiti al codice ISTAT del Comune, 3 caratteri alfanumerici che individuano la tipologia di struttura, 5 caratteri sequenziali generati automaticamente. I soggetti che contravvengono all'obbligo di riportare il CIR, che lo riportano in maniera errata, falsa o ingannevole sono passibili della sanzione pecuniaria da € 500 a € 2.500 per ogni attività pubblicizzata, promossa o commercializzata (quindi per ogni annuncio commerciale).
  2. Il codice richiede, come prerequisiti, l'avvenuta comunicazione di avvio attività al Comune e
  3. l'avvenuta registrazione sul sito "Alloggiatiweb" per gli obblighi di denuncia degli ospiti alla Polizia di Stato (https://alloggiatiweb.poliziadistato.it/PortaleAlloggiati ). Le credenziali per la polizia di stato possono essere richiesti anche online: la richiesta di attivazione viene inoltrata presso l' u.p.g.a.i.p., allegando in formato pdf copia della licenza di esercizio ricettivo/alberghiero e copia del documento d'identità del titolare della licenza. La questura provvederà alla generazione delle credenziali e al successivo invio tramite posta elettronica certificata.